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Hawking-Film: "La teoria del tutto"

Quando la scienza approda sul grande schermo, l'intento solitamente è di stupire il pubblico con grandi effetti speciali. Diverso il taglio dato alla pellicola inglese "La teoria del tutto", un film biografico sulla vita dell'astrofisico Stephen Hawking e sul suo rapporto con la prima moglie Jane, diretto da James Marsh e basato sulla sceneggiatura di Anthony McCarten. Il film narra il progressivo decadimento fisico del protagonista affetto da sclerosi laterale amiotrofica o SLA, e sottolinea come la moglie sopporti enormi sacrifici per curare il marito, fino al limite delle sue forze, e come gli rimanga fedele.

La scena in cui Jane (Felicity Jones) conosce Stephen (Eddie Redmayne), suo futuro marito.

Quando i fisici sbagliano, dietro l’errore si cela sovente un grande successo. È stato così anche quando il fisico britannico Stephen Hawking perse una scommessa nell'estate 2012. Alcuni anni prima aveva scommesso con un collega statunitense che il bosone di Higgs non sarebbe mai stato scoperto. Ma invece è successo nel luglio 2012, al CERN. Hawking si è dovuto arrendere di fronte all'annuncio del successo conseguito dal Laboratorio europeo di fisica delle particelle di Ginevra. "Mi sembra di aver appena perso 100 dollari", è stato il commento del fisico gravemente disabile e costretto su una sedia a rotelle, che riesce a comunicare con l’esterno solo attraverso un sistema altamente tecnologico.

Incursioni nella fisica delle particelle

Le particelle elementari non sono l'oggetto centrale della ricerca di Stephen Hawking, bensì la cosmologia. Il fisico teorico è diventato famoso al grande pubblico con il saggio "Dal big bang ai buchi neri. Breve storia del tempo". L'opera, pubblicata nel 1988, si sofferma, con uno stile adatto al grande pubblico, sulla moderna cosmologia, indagando e spiegando concetti fondamentali come il Big Bang, i buchi neri e altre problematiche astrofisiche. Ma naturalmente anche Hawking ha affrontato diverse volte i problemi inerenti la fisica delle particelle, come racconta il film "La teoria del tutto", attualmente sugli schermi dei cinema.

La sequenza iniziale della pellicola mostra un giovane Hawking negli anni '60, quando era un dottorando di talento all'Università di Cambridge. Durante un incontro di studio, Hawking e i suoi colleghi universitari ricevono dal professore, per compito, "dieci problemi irrisolvibili". Tra questi, alcuni riguardano la fisica delle particelle, una disciplina che si occupa a quei tempi di mettere ordine nello "zoo di particelle", sempre più caotico dopo le ripetute scoperte di nuove particelle elementari. Stephen Hawking risolve la maggior parte dei problemi, come narra il film, senza sforzo. Arrivato in ritardo all’incontro, quando il professore gli chiede le soluzioni tira fuori dalla tasca della giacca dei foglietti stropicciati e risponde con humour secco: "Purtroppo sono solo nove".

Contro il decadimento fisico

Stephen Hawking risolve difficilissimi problemi della fisica a occhi chiusi. Il film presenta Hawking come un genio, la reincarnazione di Einstein, che escogita teorie impensabili per spiegare la domanda delle domande, se il nostro universo è finito o no, e se questa teoria può essere spiegata con una formula globale. "La teoria del tutto" vive della rappresentazione di questo straordinario talento intellettuale imprigionato in un corpo che sfugge sempre più al suo controllo, in un processo degenerativo al quale egli oppone con caparbietà la creatività incontenibile del suo pensiero scientifico.

Il film è tuttavia incentrato sulla storia d'amore che unisce Hawking alla compagna di studi e sua futura moglie Jane. Jane, una studiosa di letteratura, rappresenta il suo opposto non solo professionalmente ma anche in quanto cristiana credente. Nel frattempo, lo studente Hawking celebra in maniera disinvolta il suo ateismo: "Ho un piccolo problema con la premessa della dittatura celeste", dice nel film, e quando durante uno dei primi incontri spiega a Jane la sua disciplina di studio, descrive la cosmologia come "una specie di religione per atei intelligenti".

Sì alla vita

La malattia peggiora, ma passano gli anni e Jane, eroica, rimane al fianco del marito. Una scena chiave del film è quella che segna l'inizio del rapporto d'amore tra Jane e il direttore del coro, Jonathan. Durante una gita in tenda Jane e Jonathan vengono raggiunti dalla notizia che Hawking ha avuto un collasso durante un concerto ed è in coma. La prognosi è così grave che i medici consigliano a Jane l'astensione di ulteriori trattamenti medici necessari alla sopravvivenza del marito. Ma Jane rifiuta l'eutanasia passiva (consigliata in modo piuttosto impertinente nel film) e decide di non lasciare Stephen, ormai malato grave, rinunciando al suo amore per Jonathan.

Hawking sopravvive, e quando la polmonite rende necessaria la tracheotomia che porterà Stephen Hawking a perdere l’uso della voce, Jane lo accompagna ancora una volta alla vita. E non si tratta della prima volta. È sempre Jane a strapparlo inizialmente alla depressione seguita alla diagnosi, che ufficialmente gli dà solo pochi anni di vita, e a restituirlo alla fisica. Nel gennaio 2015 Hawking ha così festeggiato il suo 75° compleanno.

La teoria prima dell'esperimento

"La teoria del tutto" non si propone di spiegare la fisica moderna. Il pensiero complesso di un illustre cosmologo non può essere del resto rappresentato in un film per il grande schermo, che per sua natura nasce con altri scopi d'intrattenimento. Ma il film riesce comunque a trattare la figura del grande fisico teorico, che con il suo pensiero ha saputo aprire nuove dimensioni per il sapere, con grande delicatezza. La scena più rappresentativa è quando il professore di Hawking porta il suo giovane ricercatore talentuoso in un laboratorio di fisica dell'Università di Cambridge.

Qui, spiega il professore, Thompson ha scoperto l'elettrone e Rutherford ha scisso l'atomo. Stephen Hawking tocca quindi gli strumenti di misura con i quali i fisici sperimentali hanno condotto i loro esperimenti. Ma non è uno di questi strumenti ad attirare la sua attenzione, bensì una lavagna che si trova nella stessa stanza. Questa lavagna, che tanto lo affascina, rappresenta il lavoro del teorico, che scrive ed espone i propri modelli teorici sotto forma di equazioni e formule.

"Sviluppi la matematica!"

La fisica teorica era ed è ancora oggi la vocazione di Stephen Hawking, anche se nel frattempo ha lasciato la sua cattedra di docente universitario. Hawking ha saputo rendere le sue idee affascinanti comprensibili anche a un vasto pubblico riuscendo a interessarlo alla fisica. Nel film c'è una bella scena nella quale il giovane Hawking sviluppa, al termine di uno speech, l'idea che l'universo sia nato da un singolo "buco nero".

Mentre lo spettatore, sprofondato in una comoda poltrona del cinema, si chiede ancora stupito come sia fatto un buco nero, il professore di Hawking non si accontenta e incita il suo studente a non fermarsi: "Vada avanti, sviluppi la matematica!". Ed è esattamente quello che Hawking ha fatto.

The Theory of Everything - Official Trailer

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